Un blog per vendere all'estero

Vendere all'estero è una grande opportunità per le aziende italiane, tutte, specie quelle artigianali, piccole e medie.
In questo blog lavoreremo insieme per trovare la strada migliore e avere successo con facilità.

Tra vent’anni sarai più deluso delle cose che non hai fatto che di quelle che hai fatto. E allora molla gli ormeggi. Lascia i porti sicuri. Lascia che gli alisei riempiano le tue vele. Esplora. Sogna

Mark Twain.


venerdì 15 gennaio 2016

Il formaggio va all'estero





Capita che una mattina prima di Natale cerchi tra mercatini le ultime soluzioni ai regali. E capita che ti imbatti in una nuova sfida, il mercato del Gusto alle Tre Torri, appena sotto la Isozaki che già svetta, mentre l'Hadid sta iniziando ad attorcigliarsi verso il cielo. E tra le elegantissime bancarelle trovi chi propone dei formaggi che solo a guardarli ti fanno ingrassare dal piacere.
E così scopri che Luigi Guffanti esporta le sue prelibatezze in tutto il mondo. 

Non c'è da stupirsi visto che il 2015, anno di Expo, è stato l'anno del boom per l'export del cibo made in Italy, come illustra un articolo apparso su MondoPMI che, riprendendo uno studio di Confcommercio, certifica un aumento del 7% di esportazione in questo comparto, per un valore totale di oltre 36 miliardi di euro.

Quindi è possibile partire da Arona per arrivare agli estremi confini della terra! Come si fa? Ecco la strada da seguire!


Vendere l’agroalimentare made in Italy all’estero è una sfida appassionante: come avete cominciato? 
La Luigi Guffanti 1876 esportava all'estero fino in America Latina già prima della Seconda Guerra Mondiale. In epoca moderna i primi contatti con l'estero sono nati nelle fiere internazionali dedicate al food che si svolgevano in Italia. Dopo di che questi contatti sono stati "coltivati" andando in affiancamento all'importatore e cercando di conoscere e capire i mercati nei quali ci si trovava ad operare. 


In quali paesi siete presenti? 
E' più semplice indicare dove (per i motivi più diversi) non siamo presenti. America Latina, Russia, Cina ed India. 

Quali i vostri futuri target per il 2016? 
Riuscire ad entrare stabilmente almeno in 2 di questi Paesi

Quali sono state le mosse vincenti per vendere all’estero? 
Proporre formaggi italiani della nostra tradizione casearia ma allo stesso tempo straordinariamente semplici che interpretano al meglio le richieste e le tradizioni dei vari mercati dove ci  troviamo ad operare

Nella vostra esperienza cosa si deve assolutamente fare per iniziare una attività di export? 
Trovare un partner commerciale solido, che abbia buona reputazione nel mercato ma soprattutto che desideri intraprendere un percorso di crescita e sviluppo insieme dedicando il tempo necessario a capire e studiare il prodotto che andrà a vendere.

Quanto conta il marketing nella vostra strategia? 
Molto, è un aspetto importante affrontando i mercati al di fuori dell'Italia.

Avete partecipato al mercatino del gusto di Milano, alle Tre Torri: è una strategia che usate spesso? 
Beh le motivazioni per cui partecipiamo ad "eventi" del genere sono le più diverse. Sicuramente anche in ambiti di questo genere più di una volta siamo entrati in contatto con operatori professionali che sondano il mercato ed i possibili fornitori anche in contesti del genere che invece sembrerebbero più orientati verso il consumatore finale.

Avete una forte presenza in rete: un bellissimo sito, canale Youtube, pagina Facebook, Twitter, un gruppo di discussione in LinkedIn: che peso hanno nella vostra strategia di crescita? 
Hanno un buon peso, soprattutto per restare in contatto con il mondo e comunicare con gli appassionati (gourmet ed operatori) dei formaggi artigianali italiani. E' un'area che andrà ulteriormente implementata. 

E-commerce: una reale opportunità o una vetrina che non dà quello che promette? 
Una opportunità che dall'Italia (e per il mercato Italiano) presenta delle criticità, ma fondamentale per essere un interlocutore interessante e considerato sui mercati esteri, soprattutto extra Cee.  

Che cosa consigliereste a chi sta pensando di iniziare a vendere all’estero? da dove si deve cominciare? 
Studiare il mercato del retail e degli operatori che operano nel mercato dove si vuole sbarcare e trovare un "partner" affidabile e serio. Da soli non si va da nessuna parte!

Quali errori non si devono commettere, nella vostra esperienza, per avere successo all’estero? 
Pensare che la formula che si utilizza in un paese possa essere utilizzata worldwide. Magari l'idea può essere vincente, ma la formula per la sua applicazione va aggiustata e declinata in base alle caratteristiche della nazione nella quale si desidera entrare. 





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