Un blog per vendere all'estero

Vendere all'estero è una grande opportunità per le aziende italiane, tutte, specie quelle artigianali, piccole e medie.
In questo blog lavoreremo insieme per trovare la strada migliore e avere successo con facilità.

Tra vent’anni sarai più deluso delle cose che non hai fatto che di quelle che hai fatto. E allora molla gli ormeggi. Lascia i porti sicuri. Lascia che gli alisei riempiano le tue vele. Esplora. Sogna

Mark Twain.


venerdì 6 gennaio 2012

Il mercato nordamericano: USA Canada


Retweet: la ristampa dell'export. I primi post del blog nuovamente disponibili











Green, cash, growth: queste le tre parole chiave per descrivere l’Ontario e Toronto così come Corrado Paina ce ne ha raccontato nell’incontro che si è svolto a Milano presso la sede della Camera di Commercio lo scorso 27 ottobre.


Green perché l’Ontario, e il Canada in generale, sta investendo molto in questo settore, specie nell’energia, e sono davvero poche le società canadesi attive ad esempio nel solare, al punto che sono già molte le imprese europee ed italiane ad essere sbarcate qui per aggredire il mercato.
Cash perché le agevolazioni fiscali e i finanziamenti rivolti a chi investe sono davvero molti e vantaggiosi. Toronto è considerata la zona a maggior sicurezza bancaria del mondo e per questa ragione per aprire un conto e chiedere un fido basta… chiedere.
Growth perché la crescita di questa città e di questa regione è confermata da dati davvero impressionanti e davvero rassicuranti per chiunque intenda promuovere la propria attività, da lontano o aprendo un sede, in Ontario.
Procediamo con ordine e con qualche breve e contiguo post illustreremo le preziose informazioni che Corrado Paina, direttore della Camera di Commercio Italiana dell’Ontario, ha raccolto e ordinato per i presenti.



Innanzitutto la multiculturalità va sottolineata; un mix di etnie che non si spacca per provenienza, ma si mescola in una armonia costruita su un elemento chiave: il rispetto reciproco garantito da uno stato che è sì morbido e flessibile, sicuramente meno rigido e intransigente dei cugini statunitensi, ma al contempo non ammette sbavature, cadute. E non ha paura dell’immigrazione al punto che accoglie, favorendone l’approdo, 300.000 nuovi cittadini all’anno.
Sarà anche per questo che la crescita del Canada è stata positiva anche negli ultimi anni, e la lancetta ha segnato un +3% nel 2010, anno decisamente difficile per molte locomotive occidentali.

Basti pensare che nel 2010 sono stati creati più di 11.000 nuovi posti di lavoro e che le previsioni di crescita del PIL per il triennio 2011-2013 sono superiori all’8% a fronte di una inflazione inferiore al 2,1%.
In questo contesto la forza del made in Italy cresce con un ritmo ancora superiore espandendosi al di là dei confini della comunità connazionale, proprio in virtù di questa consonanza etnica che non ingessa in rigide distinzioni.


C’è poi da considerare come l’Ontario sia un trampolino privilegiato per accedere agli USA: tutte le principali città della costa Est e del MidWest, con la sola esclusione di Miami, si trovano a meno di 2 ore di volo da Toronto (Boston, New york, Washington, Chicago, Detroit, Cincinnati, Cleveland) e che i beni prodotti in Canada viaggiano… su una corsia preferenziale nel momento in cui si rivolgono a Sud.
5 i settori in cui l’Ontario vanta sia prerogative d’avanguardia sia interessanti possibilità di investimento per aziende Europee:

  • Energia
  • Automotive
  • Aerospace
  • Life Science
  • ICT

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