Un blog per vendere all'estero

Vendere all'estero è una grande opportunità per le aziende italiane, tutte, specie quelle artigianali, piccole e medie.
In questo blog lavoreremo insieme per trovare la strada migliore e avere successo con facilità.

Tra vent’anni sarai più deluso delle cose che non hai fatto che di quelle che hai fatto. E allora molla gli ormeggi. Lascia i porti sicuri. Lascia che gli alisei riempiano le tue vele. Esplora. Sogna

Mark Twain.


lunedì 17 ottobre 2011

Texas proud



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Giovedì 20 ottobre







Dici America e pensi a New York. Certo.  Quale posto migliore per promuovere il madeinItaly? La Quinta con le sue vetrine scintillanti, Tiffany Tiffany! O le casette basse di Soho e Tribeca, con piccole boutique.
Poi scopri che un negozio su due porta un nome italiano, anche falso, anche se dentro ci sono commessi e proprietari asiatici o nordafricani. Che non è mica una questione di razzismo, sia chiaro, ma spacciarli per Aldo Brighenti o Serena Bianchi o Emanuele Esposito è un po’… ardito.
E scopri che a New York la gente tira la cintura più che in altre parti degli Usa, che a Manhattan la vita costa così cara che di spendere e spandere la gente non ha tanta voglia. E allora forse dovresti dirottare su Brooklyn o Staten Island. Ma chi le conosce così bene da investirci? E poi, chi c’è mai stato?
Allora conviene fermarsi e ragionare un po’, perché con l’emotività si fanno cattivi affari.
Il made in Italy attira molto negli Usa e sicuramente è un vantaggio competitivo notevole. Ma va giocato bene.
Dicevamo Texas ad esempio: stato ricco e in evoluzione. Dallas e Houston le punte di diamante, ma Austin, San Antonio, Fort Worth sono altre città di estremo interesse.
Texas: uno stato che sembra un continente pure per gli States. Che la distanza che va dagli estremi sui paralleli (da El Paso a Texarkana) vale quanto la distanza che collega Dallas a Chicago, profondo Sud profondo Nord della fascia centrale.
Houston è la terza città degli Stati Uniti dopo NYC e LA, ha superato Chicago e sta crescendo a vista d’occhio. Magari non in bellezza, ma in concretezza.
Il PIL del Texas è secondo solo a quello della California e superiore a quello dello stati di New York. La sua economia è basata sull’Information Technology, sull’industria petrolifera, sul mercato dell’energia e con oltre 1.000 miliardi di dollari si posiziona al 15° posto nell’economia mondiale.
La ricchezza dello stato si riversa sulla ricchezza delle persone.  Se aggiungiamo che a Houston è presente uno dei più grandi ospedali del mondo, beh possiamo capire come sia costituita la società di questa città e dello stato.
E questo solo per cominciare….

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